Sono convinto, come ho detto nuovamente nell’intervista rilasciata ieri all’agenzia AGI, ripresa in parte da Repubblica oggi, che sia necessario lavorare insieme – centrosinistra e M5s – che si vinca o meno, e penso che lavorando sodo si possa vincere.
Qui l’intervista integrale.
Regionali: Bergamo, tra Pd e M5s divorzio tattico, ora ricucire = (AGI) – Roma, 6 feb. –
“La ragione per la quale avevo accettato di fare l’assessore con i 5 stelle era per la convinzione che Movimento e Pd dovessero lavorare insieme e oggi considero un’assoluta follia questa separazione che é frutto di un tatticismo che non condivido. Sto lavorando insieme a Paolo Ciani affinché in caso di vittoria si possa lavorare insieme e nel caso di sconfitta per un’opposizione unita”. Lo dice all’AGI Luca Bergamo, ex assessore alla Cultura di Roma Capitale durante la giunta Raggi ed ex vicesindaco, ora candidato di Demos nelle prossime amministrative del Lazio, convinto come non mai che tra M5s e Pd il divorzio sia “solo tattico”. Eppure sul termovalorizzatore i partiti sono convintamente separati: “Demos si e’ espressa contro – dice Bergamo – Il termovalorizzatore é il prodotto di una decisione del Parlamento con l’attribuzione del commissariamento al Sindaco di Roma. La regione dal punto di vista tecnico ha pochi strumenti per intervenire, dal punto della moral suasion uno spazio c’e’: ovvero far si che l’impianto sia di dimensioni proporzionate e che sia inserito su un piano di medio periodo che lavori sul vero riciclo dell’economia circolare. L’attuale raccolta differenziata è fatta di prodotti che l’industria mette sul mercato, che non sono riciclabili, quindi una parte di residuo che va trattata attraverso l’incenerimento resta comunque necessaria finché il packaging non sarà composto tutto di materiale riciclabile”. Sulla proposta dell’istituzione del Garante dei Diritti Umani in regione “i diritti umani sono tanti e sembrano essere in contrasto uno con l’altro. Quando si adottano leggi, normalmente si finisce per prendere il singolo segmento del problema e dare risposta solo a quello, senza considerare le implicazioni. Avere un organismo che si preoccupa di fare una valutazione di impatto su ciascuna delle misure affinché non siano solo tecnicamente corrette, ma che mettano la persona al centro”.
“La prima delle proposte che abbiamo chiesto di essere adottata è l’attuazione della legge sull’infermiere di famiglia e di comunità che è uno dei provvedimenti simbolici per costruire una sanità di prossimità – racconta Bergamo – poi vorremmo proporre l’introduzione della gratuita’ del trasporto regionale per i giovani under 25 e per gli over 70, e poi vorrei lavorare sul sistema culturale integrato, introducendo l’equivalente della Mic Card che consente ai residenti dell’area metropolitana di accedere ai musei civici pagando solo la tessera. Questa cosa corrisponde all’idea che vivere il patrimonio culturale é un elemento di arricchimento della persona e di costruzione di una comunità. Esiste un patrimonio culturale straordinario nella regione che puo’ favorire un turismo fuori da Roma” e aggiunge “Roma non e’ un bene di consumo turistico, ma un luogo di produzione di cultura e conoscenza”.
Sulla proposta di introdurre un biglietto di ingresso al Pantheon “non deve diventare un bene di consumo, ma un luogo di libero godimento. La vita culturale non é un bene di consumo”. Roma ha di fronte sfide importanti: Giubileo, grandi eventi, forse Expo… Da ex assessore che consiglio darebbe al Sindaco Gualtieri? “Roma e’ un luogo di produzione della conoscenza. Le iniziative anche di grande carattere internazionale devono concorrere a un progetto di trasformazione della città a servizio di questa funzione. Questo significa che avendo a disposizione queste risorse – chiarisce – il mercato immobiliare della casa cambi e sia accessibile ai giovani che vogliono venire a studiare, fare ricerca, impresa. Bisogna ridurre le disuguaglianze perché una città in cui ci sono disuguaglianze che comportano 40mila famiglie in difficoltà abitativa, é una città che non attrae sviluppo. Quindi bisogna immaginare che ciascuno di questi eventi deve contribuire a questa idea di città”. Sull’importanza della collaborazione tra regione e Comune, Bergamo sottolinea che “senza un concorso di intenti tra Regione e Comune, il collegamento Roma – Ostia non si risolve. Ma ce ne sono tanti altri, penso al ruolo che Ater può giocare per la sofferenza abitativa. Facendo le necessarie modifiche capire come la rigenerazione urbana che deriva da una legge regionale non deve diventare un processo di speculazione immobiliare, ma di arricchimento dell’offerta immobiliare alternativa anche a quella dei nuclei monofamiliari, perché le persone giovani ma anche gli anziani talvolta hanno bisogno di periodi di coabitazione. La regione ha risorse e strumenti per incentivare comportamenti e scelte che sono di competenza dei comuni. Questo richiede un approccio collaborativo tra istituzioni e una convergenza di obiettivi. Una regione in mano alla destra sarebbe davvero un danno”.
Chi dovrebbe votare Demos? “I non allineati, ovvero le sono persone libere di pensiero che non votano per fedeltà ma per scelta. La ragione per cui faccio appello a queste persone é che mi sembra che Demos rappresenti la formazione politica che più collega i valori che dichiara con la pratica e questo consente di ricostruire un rapporto tra elettori e rappresentati. Coloro che non si sentono rappresentati oggi sono la maggioranza degli elettori. Le elezioni si possono vincere, ma si deve lavorare”.