Skip to main content

Il Lazio ha tanti piccoli musei di eccezionale bellezza, collocati in massima parte fuori dai grandi circuiti. Ho visitato in questi giorni il Museo e il Sistema Territoriale del Lago di Bolsena e il Museo della Preistoria di Valentano, nella provincia di Viterbo.
Sono due esempi tra quelli che meglio riescono, anche se con fatica, a fare sistema sul territorio. Ci riescono grazie a chi se ne prende cura nonostante un incredibile precariato se non volontariato, con poche risorse, con strumenti normativi frammentari. Davvero persone di qualità e spessore.
Il governo regionale deve garantire la programmazione pluriennale e le risorse finanziarie, in particolare per sostenere i costi di funzionamento, incluso il personale essenziale, perché questi piccoli ma grandi musei sono insieme un presidio di cultura e uno dei pochi punti di riferimenti sul territorio per comunità che stanno assottigliandosi, mentre possono essere il perno della rigenerazione di molti centri se si sostiene e integra il loro lavoro con una organica politica di promozione della formazione, ricerca e produzione delle arti visive e performative.
Il diritto alla cultura passa anche da qui, come il rafforzamento dell’attrattività turistica delle mille bellezze della nostra regione.